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Sala di fisica

Che cos'è?

Questa sala è la ricostruzione dell’antico laboratorio di fisica del seminario di Chiavari, è dotata di circa trecento apparecchi, datati tra la fine del diciottesimo e la seconda metà del ventesimo secolo, che venivano un tempo utilizzati per l’insegnamento della fisica ai seminaristi.

Infatti, fin dall'inizio della propria attività (1826), il Seminario annoverava tra gli insegnamenti impartiti il corso di "Filosofia e Fisica". Questo insegnamento era caratterizzato dal fatto che una sua parte era dedicata a dimostrazioni sperimentali in aula. Per svolgere questo compito, il primo insegnante di Filosofia e Fisica (Padre Giovanni Maria Pittaluga), realizzò un piccolo Gabinetto di Fisica. 

La prima notizia documentata di questo laboratorio è l'atto di acquisto di una pila di Volta, avvenuto nel 1828. Questo strumento è tuttora presente nella collezione del Gabinetto di Fisica.

Che cosa contiene?

Nelle vetrine disposte lungo le pareti di questa sala, gli strumenti sono raccolti e suddivisi nelle varie branche in cui tradizionalmente si suddivide la fisica cioè termologia, ottica, acustica, elettricità e magnetismo, meccanica, pesi e misure, astronomia, chimica-fisica. 

Al centro della sala sono collocati i modelli fedelmente ricostruiti e funzionanti di  tre apparecchiature interattive:

“Motore di Botto”: risulta essere il primo motore elettrico di cui si abbia traccia documentata della storia.

“Telegrafo elettrico di Botto”: di concezione semplice e razionale, una innovazione per l’epoca.

“apparecchio per l’esperimento di Bancalari sul diamagnetismo dei gas” riproducibile e funzionate, l’apparato può venire facilmente posto in funzione dai visitatori del museo.

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Sala sismologia

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Sala meteorologia

Le prossime sale

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